TESTO IN PREPARAZIONE AL SINODO SULLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE

31.08.2012 10:30

SINODO DEI VESCOVI

XIII ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA

LA NUOVA EVANGELIZZAZIONE
PER LA TRASMISSIONE DELLA FEDE CRISTIANA

LINEAMENTA

 

SECONDO CAPITOLO

Proclamare il Vangelo di Gesù Cristo

«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura» (Mc 16, 15)

 11. L’incontro e la comunione con Cristo, fine della trasmissione della fede

Il mandato missionario che i discepoli hanno ricevuto dal Signore (cf. Mc 16, 15) contiene un esplicito riferimento alla proclamazione e all’insegnamento del Vangelo («insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato» Mt 28, 20). L’apostolo Paolo si presenta come «apostolo […] scelto per annunciare il Vangelo di Dio» (Rm 1, 1). Il compito della Chiesa consiste quindi nel realizzare la traditio Evangelii, l’annuncio e la trasmissione del Vangelo, che è «potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede» (Rm 1, 16) e che in ultima istanza si identifica con Gesù Cristo (cf. 1 Cor 1, 24) [33]. Parlando di Vangelo, non dobbiamo pensare solo ad un libro o ad una dottrina; il Vangelo è molto di più: è una Parola viva ed efficace, che opera ciò che dice. Non è un sistema di articoli di fede e di precetti morali, e ancor meno un programma politico, bensì una persona: Gesù Cristo come Parola definitiva di Dio, fatta uomo [34]. Il Vangelo è Vangelo di Gesù Cristo: non soltanto ha come contenuto Gesù Cristo. Molto di più, quest’ultimo è, attraverso lo Spirito Santo, anche il promotore e il soggetto primario del suo annuncio, della sua trasmissione. L’obiettivo della trasmissione della fede è dunque la realizzazione di questo incontro con Gesù Cristo, nello Spirito, per giungere a fare esperienza del Padre suo e nostro [35].

Trasmettere la fede significa creare in ogni luogo e in ogni tempo le condizioni perché questo incontro tra gli uomini e Gesù Cristo avvenga. La fede come incontro con la persona di Cristo ha la forma della relazione con lui, della memoria di Lui (nell’Eucaristia) e del formare in noi la mentalità di Cristo, nella grazia dello Spirito. Come ha riaffermato Papa Benedetto XVI, «all’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva. […] Siccome Dio ci ha amati per primo (cf. 1 Gv 4, 10), l’amore adesso non è più solo un “comandamento”, ma è la risposta al dono dell’amore, col quale Dio ci viene incontro» [36]. La Chiesa stessa prende forma proprio a partire dalla realizzazione di questo compito di annuncio del Vangelo e di trasmissione della fede cristiana.

 

il testo integrale lo trovate in:

https://www.vatican.va/roman_curia/synod/documents/rc_synod_doc_20110202_lineamenta-xiii-assembly_it.html