SCUOLE PARITARIE IN EUROPA

05.08.2015 17:27

 Forme di sviluppo dei vari tipi di scuola studiate per raccogliere sempre più fondi per tutto il sistema formativo

Scuole pubbliche e private in Europa Quadro informativo dei finanziamenti

Una varietà di esperienze e soluzioni attraversa i diversi Stati dell’Unione, specchio della varietà di culture Ricerca di Tommaso Minnetti

Belgio

In Belgio l'insegnamento scolastico primario e secondario è gratuito sia nelle scuole statali, sia nelle scuole non statali sovvenzionate e non si possono esigere contributi dagli alunni durante la scolarità obbligatoria. Il finanziamento copre le spese di funzionamento e gli stipendi del corpo docente, degli addetti ai servizi socio-pedagogici e del personale ausiliario.

Svezia

In Svezia dal 1990 le scuole dipendono dai Comuni che versano a ogni singolo istituto un "buono scuola" pro capite, determinato sulla base del rapporto tra spesa totale e numero degli alunni dell'anno scolastico precedente. A chi sceglie la scuola non statale il Comune accredita l'85% del costo medio di un alunno delle sue scuole. Dopo quattro anni le scuole non statali sono passate dall'1 al 5% e si prevede che il loro sviluppo raggiungerà il 10% entro dieci o quindici anni.

Regno Unito

La legge del 1944 sull'ordinamento scolastico del Regno Unito definisce "scuola indipendente" ogni istituto di istruzione impartita a tempo pieno non finanziato dalle autorità scolastiche locali; sono invece denominate "scuole volontarie" (voluntary schools) gli istituti di istruzione di ogni ordine e grado sovvenzionati dal governo centrale o dalle autorità locali. Le scuole sovvenzionate si suddividono, a seconda del tipo di contratto stipulato con lo Stato, in "aiutate" (voluntary-aided schools), "controllate" (voluntary-controlled schools) e "convenzionate" (special agreement schools). Tutte queste scuole ricevono il rimborso degli stipendi del personale e delle spese correnti.

Grecia

In Grecia la Costituzione dell'11 giugno 1975 autorizza la creazione di scuole private. Esse non ricevono alcuna sovvenzione, salvo certune che sono considerate equivalenti a quelle dello Stato. Il Ministro dell'educazione, compatibilmente con il suo bilancio, può attribuire particolari contributi alle scuole di formazione generale gestite da enti senza scopo di lucro. Le spese sono a carico degli alunni i quali però ricevono gratuitamente i libri di testo.

Irlanda

Gli istituti di istruzione primaria in Irlanda non sono sottoposti ad alcuna determinazione legale e la grande maggioranza delle scuole elementari sono "scuole nazionali", cioè scuole parrocchiali create sotto il patrocinio delle autorità diocesane, sovvenzionate dallo Stato che ne riconosce esplicitamente il carattere confessionale. Recentemente, su richiesta dei genitori, sono state istituite alcune scuole multi-confessionali e anch'esse sono allo stesso modo sovvenzionate. Per le scuole secondarie, dal 1967 è stato servito un programma di istruzione gratuita al quale aderisce ormai il 95% delle scuole interessate. Lo Stato provvede al pagamento quasi integrale degli stipendi.

Lussemburgo

Nelle scuole elementari del Lussemburgo il sovvenzionamento non avviene per contratto, bensì in applicazione di una decisione del Governo, sulla base di una dichiarazione annuale relativa agli effetti scolastici. In linea di principio la sovvenzione copre una parte delle spese di gestione ed è assegnata in modo forfettario pro capite prescindendo dal costo reale per alunno. Nelle scuole secondarie e negli istituti tecnici lo Stato interviene a colmare il disavanzo non coperto dalle quote di iscrizione, a esclusione delle spese per gli acquisti di beni durevoli e per la costruzione o la trasformazione degli edifici. Il contributo è calcolato con riferimento al costo medio per alunno delle scuole pubbliche e sulla base delle qualifiche degli insegnanti e del numero degli alunni, ma con un coefficiente di ponderazione relativo alla classe frequentata.

Germania

Il diritto al finanziamento in Germania non è sancito dalla Costituzione; tuttavia, per evitare ogni forma di discriminazione e contenere al minimo le quote di iscrizione pagate dagli alunni, lo Stato si impegna a sovvenzionare le scuole riconosciute. Le Regioni partecipano alla copertura dei costi per il personale e le spese correnti con contributi che vengono calcolati in base al numero degli alunni o degli insegnanti e differenziati secondo il tipo di istruzione, oppure definiti come quota-parte dei costi effettivamente sostenuti.

Francia

In Francia gli istituti non statali possono stipulare con lo Stato un "contratto semplice" (valido per le sole scuole elementari) oppure un "contratto di associazione". Nel primo caso, la scuola deve essere operante da almeno cinque anni alla data di entrata in vigore del contratto, ma questo vincolo può essere ridotto ad un anno per decisione del prefetto quando si tratti di sede ubicata in nuovi quartieri delle aree urbane con almeno trecento abitazioni. Nel secondo caso, occorre che l'istituzione risponda a un bisogno riconosciuto in funzione del carattere proprio dell'istituto in questione. Lo Stato si assume l'onere di coprire interamente gli stipendi del personale e le spese per la formazione iniziale e continua degli insegnanti. La frequenza è gratuita, ma la scuola può richiedere alle famiglia contributi per le attrezzature, la costruzione di nuovi locali e per l'istruzione religiosa.

Olanda

In Olanda dal 1917 i due sistemi, pubblico e privato, sono finanziati al 100% dai pubblici poteri e questa parità di trattamento, inizialmente limitata alla scuola elementare, si è andata estendendo all'istruzione secondaria e dal 1970 anche all'università. Esiste persino un regolamento detto "di trasgressione" in base al quale se il contributo che un Comune versa a una scuola pubblica risulta superiore a quello che lo stato concede a una scuola privata nel suo territorio, allora tale differenza verrà versata anche alle scuole private dal Comune. Le sovvenzioni sono determinate in base ai costi sostenuti dalle corrispondenti scuole pubbliche.

Danimarca

Le scuole private per l'istruzione obbligatoria in Danimarca sono indipendenti finanziariamente e hanno un proprio consiglio di amministrazione: tutte ricevono sovvenzioni per l'85% delle spese. La legge prevede che la scuola perda ogni diritto al sovvenzionamento qualora le spese siano troppo elevate. Le scuole secondarie superiori per avere diritto al sovvenzionamento (80-85% dei costi), devono avere almeno dodici alunni per classe e retribuire il direttore e gli insegnanti sulla base degli stipendi statali; tutto il personale deve inoltre essere inserito in un adeguato regime pensionistico.

Portogallo

Le leggi che regolano la libertà di insegnamento in Portogallo risalgono al 1979 e le scuole non statali godono dei benefici che la legge concede agli enti di utilità pubblica sulla base di un triplice contratto: contratto di associazione, contratto semplice, contratto di patrocinio, a seconda che si tratti di scuole situate in zona in cui non ci sono sufficienti scuole statali, oppure di scuole che offrono condizioni speciali di frequenza o, infine, di scuole destinate a sostenere iniziative in ambiti in cui lo Stato è carente. I contributi garantiti dallo Stato variano secondo i tipi di contratto: nel primo caso viene dato un contributo per alunno pari al costo di un alunno nelle scuole statali; nel secondo caso l'ammontare del contributo pro capite intende semplicemente ridurre la quota di iscrizione che viene mensilmente pagata dagli alunni; nel terzo caso lo Stato copre almeno il 50% delle spese.

Spagna

In Spagna la legge organica del 3 luglio 1985 ha creato una rete organica di scuole pubbliche e private in modo da garantire l'applicazione del diritto allo studio nel quadro di una programmazione generale dell'insegnamento che soddisfi le esigenze educative ricorrendo indifferentemente alle scuole statali e alle scuole non statali; la legge organica

del 3 ottobre 1990 ha invece ristrutturato i diversi gradi d'istruzione riferendosi a entrambi i sistemi, che risultano in tal modo equivalenti, non solo per le condizioni di accesso, ma anche per le modalità di gestione, salve le caratteristiche ideologiche e culturali dei singoli istituti scolastici. Il sistema di sovvenzionamento prevede due tipi di accordi: uno generale, che riguarda l'istruzione obbligatoria, in base alla quale viene concesso un finanziamento al 100% e uno particolare, che limita l'intervento a contributi parziali alle scuole secondarie. L'accordo generale viene stipulato di preferenza con istruzioni che soddisfano a bisogni specifici di scolarizzazione, accolgono alunni in condizioni disagiate e attuano esperienze che presentano un interesse pedagogico per l'intero sistema educativo. Le istituzioni di carattere cooperativo sono privilegiate. pagina a cura di Tommaso